Pur non potendo ancora valutare con precisione i rischi correlati all’attrezzo usato, alla tipologia delle piste, ecc., in base ai dati del SISTEMA SIMON per la sorveglianza degli infortuni in montagna – che riguardano essenzialmente i soli infortunati – possiamo rispondere di no a questa domanda: lo sci non appare particolarmente pericoloso.
Questo sport espone al rischio di lesioni dovute ad impatto (collisioni) e carichi torsionali (cadute con rotazioni), talora favorite da particolari condizioni atmosferiche, dallo stato delle piste, dalla condizione dell’innevamento, dallo stato fisico del soggetto.
Dei 12.000 infortuni acquisiti dal Sistema di Sorveglianza SIMON, la maggior parte è senza gravi conseguenze, in linea per di più con la media di incidenti che si verificano in altri sport praticati all’aria aperta. Tuttavia, accadono anche incidenti gravi, che comportano trauma cranico o spinale. E’ quindi consigliabile praticare lo sci con la dovuta attenzione, cercando anche di essere in buona forma fisica prima di scendere sulle piste.
Sono più numerosi gli incidenti sugli sci o quelli sullo snowboard?
Sugli sci: nell’80% dei casi, infatti, l’attrezzo utilizzato dai soggetti infortunati è lo sci, mentre solo nel 15.7% lo snowboard (altri mezzi utilizzati, come bob e slittino, rendono conto di un residuale 4.7%). Esistono poi differenze tra i due sessi: nelle donne la quota degli infortuni con lo snowboard è assai più ridotta: 11.2% contro il 19.4% nei maschi. Ovviamente questi dati riflettono il fatto che lo sci è di gran lunga l’attrezzo più utilizzato.
Quali parti del corpo sono più a rischio in caso di incidente?
In primo luogo le ginocchia. Lo sci è, infatti, uno sport che sollecita in modo particolare le articolazioni e, tra queste, soprattutto le ginocchia. Diversamente, lo snowboard salvaguarda relativamente meglio gli arti inferiori, esponendo a maggior rischio gli arti superiori
In conclusione:
Un’adeguata preparazione fisica prima delle vacanze sulla neve, unitamente ad una ragionevole prudenza sulle piste, sono la migliore ricetta per godersi fino in fondo, e senza problemi, i piaceri che questo splendido sport può dare.
Il dubbio è sempre lo stesso: a che età possono sciare i bambini? La risposta non è da meno in quanto a consuetudine: dipende! Non ci sono regole fisse, poiché in tenera età le differenze di crescita sono evidenti, In linea di massima si può “partire” a 4 o 5 anni, ma non accade nulla se si desidera anticipare i tempi qualora il bambino dimostrasse particolari abilità nei giochi di equilibrio e di movimento.
L’importante, in caso si vogliano bruciare le tappe, è non esagerare, ad esempio mandando un bimbo di 2/3 anni alla scuola di sci facendogli passare in pista molte ore consecutive e d’altra parte è utile iniziare in maniera corretta e graduale magari affidandosi all’esperienza di un maestro.
L’importante è evitare situazioni pericolose o difficili per le sue capacità, se il vostro piccolo è per suo conto pauroso, proponetegli lo sci in modo molto graduale, facendogli fare solo quello che si sente senza mai spingerlo oltre i suoi limiti. Se il bambino è d’altra parte, troppo spericolato, dovrà essere messo in guardia sui pericoli, per sé e per gli altri,dei suoi comportamenti insensati.
Solo così si potrà crescere come sciatori nel rispetto della sicurezza e dell’ambiente. Ed ora due parole sul casco: per la sicurezza e il comfort del bambino è importante che calzi a pennello; non deve assolutamente fare male, schiacciando troppo sulle orecchie o sulla fronte.
Chiuso, non deve muoversi sulla testa del bambino, né sfilarsi se tirato verso l’avanti o l’indietro. Per trovare la misura giusta bisogna misurare la circonferenza della testa nel punto più largo e poi prendere la taglia corrispondente ai centimetri.
Tra le due pratiche non ci sono collegamenti, cioè non è detto che chi sa sciare possa scendere automaticamente da una pista anche con lo snowboard. Anzi, capita che chi è impostato bene sugli sci tradizionali faccia più fatica ad acquisire la tecnica per sciare sulla tavola. Potete far scegliere al vostro bambino ciò che lo ispira di più, ma tenete presente che equilibrio e stabilità sono più facili da raggiungere bilanciando il peso sui due sci tradizionali piuttosto che sulla tavola; e che anche prendere gli impianti di risalita è più facile con due sci, così come muoversi su percorsi poco ripidi senza il rischio di rimanere bloccati, perché con lo snowboard la possibilità di “racchettare” non è prevista!
Una buona soluzione potrebbe essere fare una prova su entrambi e vedere come va.
Chi utilizza sci datati non può capire quanta differenza esista. Un modello ben scelto può aumentare la facilità nell’esecuzione dei movimenti, la sicurezza e il divertimento di oltre il 50 per cento. Grazie all’evoluzione della tecnica, ricca di facili nozioni, imparare a controllare l’azione e a gestire con scioltezza i movimenti, è semplice.
Bastano poche ore per entrare in una nuova dimensione. Soprattutto chi rimane ancora legato al concetto degli sci uniti, addirittura incollati, troverà come oggi esiste una tecnica più easy e di immediato apprendimento. Lo scopo non è quello di salire sul podio ma di cavalcare più piste possibili, anche quelle che mai avremmo pensato di domare.
L’altezza dello sci, date le differenze di utilizzo tra i vari modelli indicare una lunghezza ideale è molto difficile. Per avere un buon compromesso tra tenuta/stabilità/maneggevolezza, si dovrebbe partire da una base di 170 cm per gli uomini e 160 cm per le donne, abbassando la lunghezza di 5 cm se si vogliono sci per curve più strette o lo sci è indirizzato a sciatori leggeri o principianti, mentre bisognerebbe aumentare la lunghezza di 5 cm, se lo sciatore è pesante o si vuole puntare più su stabilità e curve ampie.
È praticamente impossibile provare lo scarpone in una situazione simile a quella che si troverà sulle piste, quindi è importante fare molta attenzione quando lo provate in negozio. Una volta calzato, stringete i ganci e mettetevi in posizione eretta: dovreste sentire la punta del piede che tocca un po’.
Poi mettetevi in posizione da sci, piegando le ginocchia, flettendo leggermente il busto in avanti e premendo con le tibie sullo scarpone: la punta non dovrebbe più toccare, perché in questa posizione il piede tende a scivolare leggermente indietro. Il tallone deve essere sempre fermo ed assicurato ed il piede non deve muoversi all’interno.
Se provate due modelli diversi contemporaneamente, uno al sinistro ed uno al destro, non devono avere caratteristiche tecniche troppo differenti, altrimenti sarebbe inutile. Ricordatevi infine che in negozio fa molto più caldo che sulle piste: se uno scarpone è eccessivamente stretto in negozio, quando andrete sulle piste con il freddo lo sarà ancora di più.
Il casco viene considerato, a torto, un oggetto indicato per chi pratica un’attività agonistica. Usato in pista da qualsiasi sciatore, protegge ottimamente dal freddo, dall’eventuale nevicata e offre il logico supporto per propria incolumità. Dal casco agli occhiali, la tecnologia ingaggia una bella lotta!
Quanto lavoro esiste dietro una lente studiata per l’alta montagna. Per chi usa il casco è d’obbligo l’utilizzo delle maschere, generalmente tutti i modelli dispongono di sistema antifog e di protezione dai raggi Uva e Uvb, i più dannosi, provocati dai raggi solari.
Principiante:
Chi non ha mai sciato viene identificato come principiante assoluto fino a quando non è in grado di controllare la propria velocità e frenare autonomamente.
Bronzo base:
Imparerai ad eseguire una sequenza di curve a “Spazzaneve”, gestendo la tua velocità tramite la modulazione di apertura dello spazzaneve. Questo livello si esegue su piste di lieve pendenza, ben battute ed uniformi.
Bronzo avanzato:
Imparerai ad eseguire una sequenza di “Virate”, queste curve vengono effettuate a spazzaneve e con il ravvicinamento degli sci a fine curva. Per l’apprendimento del gesto, vengono utilizzate piste con lievi pendenze (piste azzurre).
Argento base:
Imparerai ad eseguire una sequenza di “Cristiania di base”, apprenderai come coordinare l’appoggio del bastoncino ed a modulare curve senza l’ausilio dello “spazzaneve”. (piste azzurre e rosse).
Argento avanzato:
Imparerai ad eseguire una sequenza di “Cristiania”, queste curve vendono effettuate con gli sci paralleli, ricercando il minor sbandamento tramite “il pilotaggio del piede”. Imparerai a modulare archi di curve d’ampiezza diversa (piste rosse).
Oro base:
Imparerai ad eseguire una sequenza di curve “Condotte”, questo ti consentirà di ridurre al minimo la sbandata laterale degli sci durante l’arco di curva, apprendendo il concetto di traiettoria dello sci. Le velocità di esecuzione possono essere molto elevate, le (piste rosse a nere).
Oro avanzato:
Oro è il livello caratterizzato da un’ottima abilità nel gesto. Ora saprai affrontare tutte le pendenze, superando senza difficoltà anche gobbe e piste non battute. Quindi riuscirai a gestire delle “Agonistiche di Base” annullando lo sbandamento e la curva si effettua sfruttando la deformazione degli sci.
HARD.
La tavola precursore dello snow, caratterizzata dalla coda piatta e una punta poco alta rispetto a quelle da soft, rigide come struttura per trasmettere in modo più efficace le asperità del terreno. Attacco rigido con leva frontale per la chiusura dello scarpone che è simile a quello dello sci ma si differenzia per l’altezza e l’inclinazione del gambaletto.
SOFT.
E’ una tavola estremamente maneggevole e leggera, ha l’attacco generalmente in plastica con spoiler (Hi-Back) posteriore per l’appoggio dello scarpone che viene tenuto saldato all’attacco tramite dei ganci a modulazione di resistenza. Lo scarpone in questo caso è una comoda calzatura morbida generalmente allacciato con lacci e soletta rigida. La tavola ha le estremità rialzate ed arrotondate per agevolare l’utilizzo in Facky, mentre la sua geometria varia a seconda del tuo utilizzo:
Freestyle: Sono relativamente larghe per permettere di posizionare i piedi ad angoli prossimi all’asse trasversale della tavola, strutturalmente sono più reattive rispetto a quelle da Freeride.
Freeride: Generalmente hanno una punta relativamente lunga ed una lamina effettiva più estesa, favorendo un buon galleggiamento in neve fresca ed una buona tenuta in pista.
Generalmente il “piede avanzato” è il piede che si utilizza per riflesso (es. il piede che utilizzi per fare una scivolata), comunque ora si ritiene più importante l’apprendimento bilaterale.
Per scoprire il piede basterà mettersi di fronte ad un amico con i piedi uniti e farsi spingere improvvisamente: il primo piede che si muoverà per non cadere in avanti sarà il piede che sulla tavola verrà posto in posizione anteriore”.
1° Livello Base – Tecnica elementare:
In questo livello imparerai a collegare le “curve elementari” agli attraversamenti, seguendo un iter che ti permetterà di spostarti volontariamente sulla traiettoria di curva. In oltre imparerai a gestire gli spostamenti su piste semplici.
2° Livello Base – Tecnica di base:
In questo livello imparerai a eseguire una serie di “curve di base” senza l’attraversamento, applicando in modo efficace, le rotazioni, le inclinazioni e i movimenti, acquisendo una buona sicurezza e padronanza del gesto. Avrai un buon controllo della tavola su pendii semplici. In questo livello inizierai ad eseguire semplici evoluzioni.
3° Livello Base:
In questo livello imparerai a eseguire una serie di “curve scolastiche” semicondotte, imparerai a gestire l’ anticipo e l’indirizzamento della tavola ed eseguire in modo naturale tutti i movimenti necessari al cambio di direzione. Inoltre controllerai in modo efficace la velocità di avanzamento ed in metodo rudimentale riuscirai ad affrontare quasi tutte le pendenze.
Oro Avanzato:
Alpino (curve condotte): Imparerai a gestire lo spigolo, gradualizzando i movimenti lungo tutto l’arco di curva e conseguente “conduzione”. Freeride (fuori pista): Imparerai ad affrontare in modo naturale la neve fresca, le gobbe, eseguendo curve Grab gestendo lo spigolo e capendo l’equilibrio dinamico. Freestyle (manovre aeree): Imparerai salti ed evoluzioni in Halfpipe imparando a gestire il tuo corpo nello spazio.
Se non siete pratici del sistema di trasporto o avete comunque problemi, avvertite il personale.
Non cercate di recuperare oggetti caduti in fase di imbarco. Limitatevi ad avvertire il personale.
Subito dopo la partenza chiudete il poggia sci facendo attenzione a non colpire i vostri vicini.
Se siete soli state verso il centro della seggiola. Non tenete lo zaino sulla schiena. Fate attenzione che cinghiette, cordini o simili non abbiano ad agganciarsi alla seggiovia.
Non aprite la barra di chiusura prima di aver superato il cartello che lo richiede.
Se all’arrivo non siete riusciti a scendere al momento giusto, non saltate dalla seggiola, ma attendete tranquillamente le istruzioni del personale.
Sulla rampa di discesa lasciatevi semplicemente andare, proseguendo diritti. Curvando troppo presto o facendo spazzaneve, fareste cadere i vostri vicini. Se usate snowboard tenete tutti e due i piedi sulla tavola e scendete diritti.
1 – Rispetto per gli altri
Ogni sciatore deve comportarsi in modo da non mettere in pericolo la persona altrui o provocare danno.
2 – Padronanza della velocità e del comportamento
Ogni sciatore deve tenere una velocità ed un comportamento adeguati alla propria capacità nonchè alle condizioni generali e del tempo.
3 – Scelta della direzione
Lo sciatore a monte il quale, per la posizione dominante, ha la possibilità di scelta del percorso, deve tenere una direzione che eviti il pericolo di collisione con lo sciatore a valle.Bisogna prestare attenzione alle traiettorie degli sciatori in considerazione del tipo di sci utilizzato, snowboard, telemark, carving fun…
4 – Il sorpasso
Il sorpasso può essere effettuato tanto a monte che a valle, sulla destra o sulla sinistra, ma sempre a una distanza tale da consentire le evoluzioni dello sciatore sorpassato. E’ buona norma che lo sciatore non curvi sul bordo della pista, ma lasci sempre uno spazio sufficiente per agevolare il suo sorpasso.
5 – Attraversamento e incrocio
Lo sciatore, che si immette su una pista o attraversa un terreno di esercitazione, deve assicurarsi, mediante controllo visivo a monte e a valle, di poterlo fare senza pericolo per sè e per gli altri. Lo stesso comportamento deve essere tenuto dopo ogni sosta.
6 – Sosta
Lo sciatore deve evitare di fermarsi, se non in caso di assoluta necessità, sulle piste ed in specie nei passaggi obbligati o senza visibilità. In caso di caduta lo sciatore deve sgombrare la pista al più presto possibile.
7 – Salita
Lo sciatore che risale la pista deve procedere soltanto ai bordi di essa ed è tenuto a discostarsene in caso di cattiva visibilità. Lo stesso comportamento deve tenere lo sciatore che discende a piedi la pista.
8 – Rispetto della segnaletica
Tutti gli sciatori devono rispettare la segnaletica delle piste.
9 – In caso di incidente
Chiunque deve prestarsi per il soccorso in caso di incidente.
10 – Identificazione
Chiunque sia coinvolto in un incidente o ne sia testimone è tenuto a dare le proprie generalità.